Coi primi caldi e i primi temporali estivi ecco tornare, non desiderate, le zanzare. Piccole, noiose, fastidiose e inquietanti con il loro ronzare notturno; e talvolta anche dolorose. Piccoli e grandi ne sono afflitti e ogni volta cerchiamo dei rimedi che possano farci passare un’estate tranquilla o, semplicemente, farci godere di un aperitivo sul terrazzo, di una buona lettura in giardino, di una cena all’aperto.
E ogni volta, nel domandarci perché mai Noè le abbia caricate sull’arca, ci chiediamo quanto possano essere utili le piante nel tenere lontano questi insetti il cui ruolo nella biodiversità ci lascia totalmente indifferenti.
Vi sono molte piante poco gradite alle zanzare e che hanno un effetto repellente. Innanzitutto pensiamo al geranio limone (Pelargonium citrodorum), ideale per la coltivazione in vaso, magari vicino ai punti strategici del terrazzo:
- La citronella (Cymbogon citratus), l’erba da cui si estrae un olio essenziale con cui vengono confezionate candele, perfetta per essere conservata in piccoli vasi da 15cm al massimo di diametro (come Fly o il classico Terra);
- Il basilico ha una funzione repellente che svolge nei confronti di molti altri insetti dannosi: possiamo strofinarne le foglie sulla pelle per un’efficace protezione, per averlo sempre a portata di mano ti consigliamo di metterlo in una fioriera da balcone, come Rondine o Klunia oppure nel vaso Trifoglio insieme al timo, alla melissa.
- E poi ancora l’erba gatta, l’alloro, il gelsomino, la lavanda, tutte specie che possiedono oli essenziali invisi a molti insetti comuni, perfette nelle fioriere Legno e nella fioriera Separè.
Se però pensiamo di affidarci esclusivamente a queste piante per liberarci dalle zanzare, ci illuderemmo. Queste piante tengono sì lontano questi insetti ma lo fanno come difesa personale e la loro azione non va oltre i pochi centimetri che circondano la chioma.
Un alberello sembra particolarmente efficace in giardino (ma si coltiva anche in vaso, ovviamente un vaso con la giusta capienza, come il Chianti o il Vite), la catalpa da cui è stata realizzata una varietà selezionata allo scopo e che va sotto il nome di Catambra, la cui azione repulsiva va ben oltre la chioma. È l’unico caso che ci può dare un reale conforto.
Certo, se disponiamo sul nostro terrazzo una fila di gerani ( Rondine e klunia sono la soluzione ideale, come anche la nuovissima Rondine Privacy qualora scegliate i geranei parigini che amano rampicarsi), le zanzare magari sceglieranno un posto più gradito per fare le loro scorrerie: avremo creato un limite, non una barriera. E se ce n’è una, quasi certamente ci pungerà.
Anche l’idea, proposta da qualcuno, di dare una casa ai pipistrelli che se ne cibano (ognuno può mangiare fino a 3.000 zanzare in una notte) ci sembra una soluzione affascinante, ma difficilmente percorribile.
Un rimedio per creare una vera “no flight zone” consiste nell’installare un impianto di nebulizzazione, di quelli che vengono normalmente utilizzati nei parchi divertimenti per dare refrigerio a chi attende in coda il proprio turno.
Non si tratta di un’installazione da poco: un impianto prevede un compressore e dei microgetti con cui nebulizzare l’acqua (il consumo è minimo). I nebulizzatori hanno numerosi vantaggi: innanzitutto rinfrescano l’aria e abbassano la temperatura senza dare alcuna sensazione di bagnato sulla pelle. Inoltre aumentano l’umidità relativa, cosa di cui le piante beneficiano molto perché all’aumentare dell’umidità aumentano la loro traspirazione. Infine, ed è quello per cui lo consigliamo, impediscono agli insetti di volare perché la nebulizzazione e il movimento dell’aria impediscono il volo degli insetti più piccoli, come le zanzare. Possiamo installarlo per rinfrescare il terrazzo oppure un’area del giardino dove ci piacerebbe soggiornare: l’effetto è immediato e assicurato.