Questo magnifico rampicante ha fatto la sua prima comparsa in Europa alla fine dell’800 grazie a due capitani della Compagnia delle Indie che decisero di portarne alcuni esemplari in Inghilterra. Nonostante il lungo e durissimo viaggio e l’inevitabile inesperienza circa la sua coltivazione, il glicine rivelò subito la sua natura vigorosa, fiorendo già l’anno successivo.
Un tempo i botanici avevano erroneamente attribuito le Wistaria (questo il nome scientifico di questa pianta) al genere Glycina (glykys in greco significa dolce), forse proprio per via della fragranza delle sue fioriture; un profumo che le giardiniere-botaniche inglesi Wilson & Bell definiscono, riferendosi alla specie Sinensis, come “qualcosa tra il miele e il lillà… e poi per il resto soltanto se stesso”.
Il glicine è un rampicante vigoroso capace di ricoprire pergole e recinzioni in pochi anni purché trovi le condizioni ideali in cui vivere. La sua robustezza è tale che si ammala ben raramente e riesce a vivere e svilupparsi anche in vaso purché sia sufficientemente profondo. Ama il terreno ben drenato e fertile e, specialmente i primi anni, sarà fondamentale fornirgli tutto il nutrimento con abbondanti concimazioni. Ama il pieno sole e non teme il caldo, anche torrido, di certi periodi estivi. La pianta adulta inoltre, se coltivata in piena terra, non teme nemmeno lunghi periodi di siccità, di modo che le cure si vanno via via riducendo, con l’età della pianta, alle sole potature.