Si è indotti a pensare che le piante abbiano bisogno solo di acqua, ma non è così. Hanno bisogno anche di “mangiare” cioè di trovare nella terra tutti gli elementi utili per la loro vita.
Si tratta di Azoto, Potassio, Fosforo (il famoso NPK, unione dei simboli chimici di queste tre sostanze), ma anche di una piccola varietà di elementi che, sia pure in piccolissime dosi, devono essere presenti nel terreno.
Sono in tutto sedici elementi che contribuiscono in diversa misura allo sviluppo sano della pianta. Nel terreno questi elementi (Manganese, Ferro, Cobalto, Rame, etc) sono normalmente presenti, ma in vaso i minerali tendono a precipitare verso il fondo –anche a causa delle continue irrigazioni– e devono essere perciò continuamente ripristinati. Da qui il ruolo del concime, liquido o granulare, che dobbiamo sempre fornire alle nostre piante in vaso per mantenerle sane e robuste. I concimi non sono tutti uguali: quelli dedicati alle piante verdi sono generalmente più ricchi di Azoto, quelli per piante fiorite hanno più Fosforo e Potassio, elementi fondamentali per la formazione dei fiori, la brillantezza dei loro colori, persino per il profumo.
Il concime va fornito insieme all’acqua delle annaffiature ogni 10-15 giorni, ma mai sulle piante assetate. Il concime infatti funziona per le piante come per noi gli affettati: sono buoni ma ci mettono sete. Se la pianta ha già molta sete, quindi, prima bagniamola e poi, il giorno dopo, diamole anche il concime.