La nostra stella di Natale ha probabilmente perso gran parte della sua bellezza originaria. Colpa della temperatura di casa e soprattutto del clima asciutto degli ambienti.
Trattandosi di una pianta di origine brasiliana, è abituata in natura a vivere con un’umidità ambientale ben superiore a quella tipica delle nostre case.
Se i fiori, in realtà formati da brattee, cioè da foglie modificate e colorate, di rosso, di rosa di bianco, sono ormai sfioriti, tagliamone gli steli. Togliamo anche senza paura le foglie che si presentassero rovinate. Mettiamo quindi la pianta in un ambiente fresco, ma luminoso: può andare bene il pianerottolo di casa, l’ingresso dell’ufficio (di solito è più fresco), la cantina se dotata di una finestrella.
La pianta continuerà a perdere le foglie e rimarrà completamente sguarnita nell’arco di poche settimane. Niente paura: tagliamo i fusti a quattro dita dal terreno e lasciamo che si goda il suo “riposo vegetativo”.
A maggio, quando ormai penseremo di buttarla, ricomincerà a gettare e in breve si riempirà di nuove foglie. Prima di allora potremo anche metterla in piena terra scegliendo una posizione luminosa ma non colpita dal sole, tendenzialmente umida.