Il bello di una composizione sta nella capacità di abbinare forme e colori diversi secondo il nostro gusto, ma anche secondo regole estetiche ormai consolidate.
Nell’Ikebana, l’arte giapponese per eccellenza, ad esempio, si dice che si devono avvicinare elementi verticali ed orizzontali secondo un preciso disegno perché ognuno di essi ha un significato.
Possiamo non essere dei maestri di ikebana, ma possiamo comunque avvalerci di alcune piccole regole per creare anche nei nostri vasi, delle piccole composizioni di piacevole impatto. L’avvicinamento dei colori è fondamentale: uniamo tra loro piante con colori primari (giallo, rosso o blu) o piante con colori secondari (arancio, lilla, etc), ma cerchiamo anche di sfruttare la forma, avvicinando fiori a stelo lungo o a portamento eretto con fiori prostrati o ricadenti.
Se abbiamo na fioriera come la Brick di Bama, ad esempio, sfruttare le forme delle piante diventa molto importante se non vogliamo avere piante che appaiono più alte di quello che sono o vanificare la bellezza di altre piante, magari basse, ma non meno belle.
Sfruttiamo l’edera o le petunie (ma anche le fragole) come piante ricadenti, dalie e crisantemi come piante erette, gerani, violette o rose mignon come piantine colorate di media altezza.
Non dimentichiamo mai il ruolo delle piante verdi come complemento: anche un semplice potos può dare uniformità alla composizione evitando di usare troppe piante da fiore valorizzandone il colore.