Il lavoro nell’orto, ma anche nel giardino e, nel suo piccolo, sul terrazzo, comporta una serie di attrezzi che, se di buona qualità e ben conservati, possono durare una vita.
Prima di iniziare la nuova stagione, è bene osservarli e controllarne lo stato di conservazione: niente di peggio che iniziare un lavoro e doversi fermare per la rottura di un manico, il distacco di un’impugnatura o la presenza di ruggine sulle parti metalliche.
Come ovviare a questi inconvenienti?
Gli attrezzi maggiori, rastrello, vanga, badile, piccone, se di vecchio stampo, hanno il manico in legno; il punto debole di questi attrezzi è generalmente rappresentato dal punto di collegamento tra il legno e la parte metallica. In caso di fessurazioni trasversali è bene provvedere alla sostituzione del manico; se il problema è invece un movimento improprio delle parti, dobbiamo rinfrancarle prima che logori il legno. Tutte le parti in legno possono essere facilmente rimesse a nuovo passando un po’ di carta vetrata sottile per pulirle e ingrassate usando olio di lino, a più riprese.
Le parti metalliche possono essere pulite con una spazzola di ferro; per proteggerle (ma questo vale soprattutto a fine stagione quando si ripongono per mesi) è sufficiente “sporcarle” con un panno sporco di grasso. I “vecchi” usavano avere nel capanno un secchio pieno di sabbia e olio: vi si infilava la vanga e i piccoli attrezzi per mantenerli puliti e ingrassati. Gli attrezzi manuali più piccoli possono avere gli stessi problemi di quelli grandi con la differenza che difficilmente troveremo dei manici di ricambio e ci converrà quindi sostituirli. Se sono arrugginiti, non facciamone un problema: puliamoli alla meglio con una spazzola di ferro. La ruggine è sostanzialmente ossido di ferro e non fa male alle piante; in nessun caso useremo smaltii o vernici nel tentativo di averli più belli.
Un discorso a parte meritano le forbici da giardino; se le abbiamo messe da parte in autunno senza pulirle perfettamente, probabilmente le troveremo indurite e forse anche poco affilate. Le forbici professionali prevedono lame di ricambio, ma la maggior parte degli hobbysti non osa nemmeno avvicinarsi a questi prodotti (per il costo). Possiamo però, usando della carta vetrata (o una limetta per le unghie di cartone, ripristinare il filo della lama. Laviamole molto bene e alla fine lasciamole anche a bagno in una soluzione disinfettante: è importante per evitare di trasmettere malattie alle piante. Utilizziamo quindi del grasso o dell’olio lubrificante per ridare morbidezza al movimento; se la molla è di metallo, l’uso del grasso eviterà anche che si arrugginisca.