Quando in un ufficio il “capo” decide di mettere una bella pianta all’ingresso, dopo averla scelta e mostrata con orgoglio ai dipendenti, si raccomanda che venga bagnata. Il risultato è che nel giro di un mese la pianta muore perché tutti si sentono in dovere di bagnarla e, pensando che nessuno lo faccia (soprattutto i maschietti), la pianta annega inesorabilmente sotto le cure. Il Capo si inquieta (ci teneva tanto a quella bella pianta) e, acquistandone una nuova richiama all’ordine tutti avvisando che non deve essere bagnata così tanto (ci vuole un po’ di giudizio! – lo dice facendo sentire tutti in colpa come potenziali assassini).
È così che la pianta nel giro di un mese muore di stenti perché nessuno osa più bagnarla, ognuno pensando che lo facciano già gli altri e comunque perché nessuno si prende più la responsabilità sui risultati possibili. Il capo si inquieta: …
annuncia l’acquisto di una terza pianta, fa capire ai suoi dipendenti che in fondo li disprezza e vieta a chiunque di intervenire. D’ora in poi ci penserà lui direttamente.
E i risultati si vedono; la pianta effettivamente sopravvive. Per sei-sette settimane.Poi muore (di stenti anche questa volta) perché “Diamine in questa azienda non posso pensare a tutto io!”.
Morale uno: il capo è il capo e quindi dimostra comunque di avere sempre ragione.
Morale due: se acquistate una pianta per la casa o l’ufficio assicuratevi sempre che uno e uno solo se ne occupi e lo faccia con giudizio.
P.S. In ufficio è più facile coltivare piante in idrocoltura, ma di questo magari ne parliamo un’altra volta.