Perché le piante soffrono tanto il freddo, mi chiede una signora. Ed è presto detto.
Le piante si sono evolute partendo da località mediamente calde e colonizzando successivamente zone sempre più fredde. In montagna troviamo piante che normalmente vivono a temperature ben al di sotto di quelle a cui noi siamo abituati e non soffrono per questo.
Le piante dotate di un tronco hanno una naturale protezione nel legno che le ricopre.
Le erbacee invece rimangono più esposte ai rigori dell’inverno. È la parte acquosa che compone i fusti, le foglie, la linfa stessa che tende a gelare provocando la morte della pianta.
Alcuni vegetali hanno sviluppato per questo dei veri e propri antigelo; è il caso di alcune piante grasse che, a dispetto di quanto si possa pensare, sopravvivono al gelo che caratterizza il deserto durante la notte e lo fanno proprio grazie a una sostanza che, attraverso la linfa, pervade ogni parte della pianta.
La parte aerea è ovviamente la più esposta al gelo, mentre le radici sono normalmente protette dalla terra che le circonda. E più profonde sono le radici e meno risentono del gelo.
Una piantina in un vaso piccolo può gelare facilmente; se messa in un vaso grande può sopravvivere.
Il gelo, come il calore, a livello delle radici non dà alcuna speranza: entrambi uccidono velocemente. È per questo che i nostri vasi sul terrazzo devono avere una giusta consistenza: proprio per attenuare il calore e il gelo e limitare che si trasmetta alla terra e quindi alle radici.