Se abbiamo avuto la fortuna di veder fiorire le nostre piante grasse, allora possiamo cimentarci anche nella semina.
Se il fiore infatti è stato impollinato alla sua base si è formato un frutto al cui interno risiedono numerosi semi. Questi sfruttano la polpa stessa come substrato utile per germogliare. Aprendo un frutto maturo non è raro trovare alcuni semini già germogliati.
Se desideriamo trasformare questi semini in nuove piantine dobbiamo armarci di pazienza: cerchiamo un posto in casa davanti a una finestra: la posizione ideale è luminosa, non colpita dal sole, con una temperatura di circa 20-21° (quella di casa è perfetta).
Riempiamo un vaso di terriccio da semina e ricopriamo la superficie con due-tre millimetri di sabbia. Con lo spruzzatore inumidiamo bene la sabbia, quindi posiamoci i semini in modo che stiano staccati tra loro, anche di poco. Chiudiamo il vaso in un sacchetto di plastica trasparente; dopo qualche ora noteremo che all’interno del sacchetto si sarà formata della condensa, segno che l’umidità al suo interno è sufficiente.
Non dovremo far altro a questo punto che controllare di tanto in tanto che il sacchetto sia appannato; in caso contrario apriamolo e con lo spruzzatore inumidiamo la sabbia e richiudiamo.
In circa sei mesi (da qui a marzo quindi) le piantine avranno raggiunto le dimensioni di un pisello. Con una bacchetta di legno potremo toglierle dal vaso e trapiantarle in un nuovo contenitore, non più chiuso da un sacchetto, per farle crescere in piena aria.